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domenica, Settembre 8, 2024

VADO A VIVERE IN CAMPAGNA

Il mercato immobiliare post-Covid 19 non crolla, anzi si verificano possibili trend positivi per giardini, terrazzi e case fuori porta. Quali sono gli sviluppi futuri delle abitazioni?

L’emergenza CORONAVIRUS ha definito una certezza: la casa è il miglior investimento che si possa fare per vivere bene. 

Il lockdown ha fermato completamente il mercato immobiliare, azzerando praticamente le transazioni immobiliari. Indubbiamente restare chiusi a casa ha inoltre portato a riconsiderare gli spazi delle proprie abitazioni.

Alla ripresa del mercato immobiliare, quali saranno dunque le previsioni del settore immobiliare? 

I rappresentanti del settore prevedono una fase di lenta ricrescita, che non vedrà una crisi sostanziale, ma più probabilmente un’attenzione maggiore verso nuove necessità ed esigenze, nate proprio dall’emergenza. 

Infatti i nuovi trend confermano che a seguito del lockdown del Coronavirus, crescerà l’interesse delle persone verso le case con giardino o con spazi esterni privati e dunque anche il numero di persone disposte a sacrificare la comodità degli ambienti interni pur di avere uno spazio esterno fruibile.

Foto da Burst.com. Cresce l’interesse verso le case con giardino o con spazi esterni privati

Dunque il concetto di natura e di spazi verdi che permeano la casa, si farà sempre più vivo e forte di prima. 

L’aumento di queste richieste porterà indubbiamente al ritorno verso le case private con spazi esterni in provincia o nelle aree metropolitane limitrofe più servite ma anche a possibili nuovi scenari nello sviluppo dell’area metropolitana. 

Infatti gli esperti del settore hanno già definito che gli edifici certificati green e con una attenzione alla sostenibilità e gli edifici in co-living, saranno per le città quelli che beneficeranno di più di questo periodo storico. 

L’attenzione infatti alla qualità degli spazi interni, dei materiali e al risparmio energetico, garantiti da certificazioni come Well e Leed, saranno sempre più ambite e sempre più ricercate. 

Questi protocolli di progettazione dettano le nuove regole per creare non solo edifici a basso impatto energetico e a basso consumo, ma anche spazi attenti alla salubrità e alla qualità di vita interna, tenendo conto della purezza dell’aria interna e dell’acqua così come del giusto rapporto tra luce e benessere visivo.  

Altro trend in crescita riguarda gli spazi di co-living sempre più ricercati, dove ambienti come giardini esterni, lavanderie, palestre ed altri servizi saranno condivisi dagli abitanti di un edificio, riducendo così lo spazio interno privato ed aumentando quello di convivialità, che sarà regolato da momenti di condivisione controllata, al fine di garantire la sicurezza per tutti. 

Questo è il possibile trend e i possibili sviluppi verso i nuovi edifici che costituiranno le case del futuro, ma come possiamo adattare quelle già esistenti, che fanno parte di un ricco patrimonio culturale e storico delle nostre città?

Foto da Pinterest. Hall di un hotel a New York, con scritta che ne identifica la filosofia di un
approccio attento alla sostenibilità e al green.

Anche gli edifici e le abitazioni esistenti potranno, con il giusto approccio architettonico, migliorare il loro impatto e attraverso soluzioni innovative integrare sistemi di risparmio energetico e di miglioramento del benessere interno. 

Immagino ad esempio gli edifici costruiti a partire dal 1950 con tetti piani inutilizzati che possono assumere nuove funzioni, semplicemente inserendo dei giardini pensili condominiali, fruibili da tutti, che ne migliorano l’impatto energetico, estetico e sociale; oppure possiamo immaginare di sfruttare le facciate a nord degli edifici esistenti, spesso costituite da pareti senza finestre, utilizzando sistemi di miglioramento energetico, come ARIA3, una finestra verde che garantisce aria fresca e pulita all’interno degli ambienti.

Foto da Burst.com. Esempio di terrazze di un edificio esistente convertite a tetti verdi usufruibili.

Possiamo insomma dedurre con certezza che l’uomo non può fare a meno di ristabilire la propria dimensione umana in uno spazio che sia circondato dal verde e dalla natura, che questo sia un semplice balcone abbellito o un giardino totalmente privato e curato. 

Ben vengano dunque anche le nuove proposte per gli interni, dove vedono l’inserimento di vere e propri orti urbani

Mi vengono in mente invenzioni come TOMATO+, l’elettrodomestico che ti permette di coltivare l’orto in casa o la sperimentale orto-sfera di Ikea, da stampare e costruire in casa per avere frutta e verdura.

Angelica Morra
Angelica Morrahttp://www.fragomeliandpartners.com
Architetto e Interior Designer. Si laurea in Architettura Sostenibile al Politecnico di Torino con la quale sviluppa un brevetto relativo ad una tecnologia applicata all’architettura. Relatrice nel 2015 all’APAC Innovation Summit di Hong Kong fiera internazionale sulle nuove tecnologie. Consegue inoltre un master di specializzazione in Yacht Interior Design. Nella attività professionale, molti dei progetti d’interni realizzati sono stati pubblicati in rinomate riviste di settore.

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