Dallo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina immagini che documentano il devasto e la disperazione del popolo ucraino sotto attacco hanno fatto il giro del mondo, ma negli scorsi giorni agli orrori della guerra in Ucraina si è aggiunto anche quello del razzismo.
Come documentato dalle televisioni mondiali e da fonti social, dallo scorso 24 Febbraio migliaia di persone stanno lasciando il Paese in cerca di asilo nell’UE, riversandosi ai confini con la Polonia, Slovacchia e Romania. In particolare il confine polacco ha visto l’afflusso di migliaia profughi, tra questi non mancano i numerosi membri della comunità nera in Ucraina , a cui però viene negato il diritto a preservare la propria incolumità. Sono molti i filmati che mostrano l’atteggiamento discriminatorio delle autorità ucraine e polacche che negano alle persone nere la possibilità di attraversare il confine impedendogli di fatto di fuggire dalla guerra in corso.
I posti sui bus ed i treni che lasciano l’Ucraina sono riservati in primis ai bambini, poi alle donne ed in fine agli uomini, ma tale “gerarchia” non viene rispettata quando il colore della pelle delle persone in questione è il nero, in questo caso viene data loro la possibilità di salire a bordo solo in caso avanzino dei posti. Come documentato dal materiale presente in rete anche le forze dell’ordine ucraine, al grido di “Prima gli ucraini”, negano l’opportunità di salvezza persino alle donne con bambini condannando anche dei neonati a patire il gelo al confine. Altri filmati mostrano le autorità di confine ucraine che respingono, ad armi puntate, un gruppo di studenti nigeriani disamati e bloccati da oltre tre giorni al confine costretti a patire il freddo e la fame. Simili episodi di razzismo hanno creato non pochi momenti di tensione fra le autorità e la comunità nera in fuga. In un video girato alla stazione di Kiev le persone nere sono state costrette a spingere ed urlare per assicurare ai bambini ed alle donne africane il loro posto a bordo dei treni in partenza. Va purtroppo detto che simili discriminazioni con interessano solo gli africani ma anche i membri delle comunità indiane e sud americane presenti in Ucraina.
Il razzismo va sempre duramente condannato ed oggi più che mai simili discriminazioni sono inaccettabili, soprattutto verso chi fugge dalla disperazione e dall’orrore della guerra.