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giovedì, Dicembre 5, 2024

MODA QUARANTENA

Anche se siamo soli, nel chiuso delle nostre quattro mura domestiche non possiamo esimerci dal vestirci bene

#iorestoacasa…ma con stile

L’argomento è veramente serio e quindi va affrontato con la dovuta cautela. Le  restrizioni emanate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dal diffondersi del Covid-19, hanno condizionato fortemente la vita quotidiana degli italiani. Tutti preoccupati e confinati nelle proprie abitazioni pronunciando e scrivendo l’hashtag #iorestoacasa, alle prese H24 non solo con lo smart working, ma con figli, mariti, fidanzati e conviventi. Certo, i primi giorni i propositi erano diversi: “wow, rimarrò a letto tutto il giorno” e “evviva, finalmente non devo più prendere la il treno affollato…”, e la tentazione di gironzolare in pigiama per l’intera quarantena era fortissima. 

Per chi lavora in modalità smart, e ha appuntamenti quotidiani coi colleghi per riunioni e meeting via webcam

La voglia di scambiarsi sguardi, risate con il prossimo straripa e perché no

Va bene quindi la ricerca della pace con noi stesse nella solitudine di pochi metri quadrati, va bene fare introspezione e dedicarsi a qualsiasi altra attività senza doverla necessariamente documentare in rete come fosse l’ultimo degli studi di antropologia moderna ma, poiché siamo animali sociali, con una gran voglia di contatto, la realtà che ne è derivata è risultata diversa: videochiamate di gruppo, aperichat e feste glam su houseparty. Tutto sommato non possiamo esimerci dal vestirci bene anche se siamo soli, nel chiuso delle nostre quattro mura domestiche. La voglia di scambiarsi sguardi, risate con il prossimo straripa e perché no, farlo con addosso un outfit carino, alla fine aiuta a tenere alti umore e autostima. La tentazione di passare dal letto al divano al tavolo da pranzo, e poi ancora al divano e al letto senza neppure cambiarsi è alta ma cedere ad essa sarebbe l’inizio della fine. Non prestiamo il fianco all’abbrutimento, e sfiliamoci il pigiama appena alzati, come prima cosa.  

Evitando di restare tutto il giorno in pigiama e ciabatte

Ai tempi del Coronavirus, riesumiamo dal nostro guardaroba i completi in maglia, le comode tute come quelle sfoggiate in questi giorni da Chiara Ferragni ed i caldi pullover in cashmere. Da non trascurare anche lo sportswear estroso, tanto per darci un tono evitando di restare tutto il giorno in pigiama e ciabatte. A quest’ultime meglio un bel paio di calze magari tricottate a mano o ancora meglio comode sneaker, ma nuove di zecca e destinate al solo uso casalingo. 

le comode tute come quelle sfoggiate in questi giorni da Chiara Ferragni ed i caldi pullover in cashmere

Lavorare in modalità smart e glam

Per chi lavora in modalità smart, e ha appuntamenti quotidiani coi colleghi per riunioni e meeting via webcam è doveroso per rispetto proprio e altrui presentarsi agli appuntamenti come si deve: un maglione in ordine, maglietta fresca di bucato, una felpa divertente. Dalla vita in su? Non solo: magari preferiamo anche jeans al posto dei pantaloni della tuta almeno per il tempo della videochat. E della tendenza degli aperitivi in chat con gli amici? Ne vogliamo parlare? Ognuno organizzato col suo bicchiere di vino e i suoi stuzzichini, a chiacchierare via cam, lontani ma vicini. Vestiamoci come se dovessimo realmente uscire, tiriamo fuori l’abito che non abbiamo ancora avuto l’occasione di indossare. Sarà un piccolo, innocente autoinganno che ci aiuterà a tenere più alto l’umore oltre al calice.

Mariteou Dione
Mariteou Dione
Modella di origini senegalesi. Ha studiato Moda e Scienze Umane. È Vice Presidente di African Fashion Gate e direttore del Premio la Moda Veste la Pace che si celebra ogni anno al Parlamento Europeo di Bruxelles.

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