L’INVIDIA: CHI LA PROVA LA NASCONDE MA…SE PARLIAMO DI CHIARA FERRAGNI?

da Nicola Paparusso
Non ancora trentenne era già nella classifica degli under 30 di Forbes e tutto questo mentre la Mattel produceva e metteva in commercio una Barbie che le assomiglia

CON LE LORO RACCOMANDAZIONI SONO ENTRATI A FARE PARTE DEL NOSTRO QUOTIDIANO: I BLOGGER E GLI INFLUENCER

Gran parte del loro tempo è rivolto alla divulgazione di messaggi pubblicitari con lo scopo di condizionare il più possibile un vasto pubblico. L’influencer, spesso è un vip o comunque un personaggio famoso che può contare sui migliaia di followers collezionati sui vari social network. Che si tratti di YouTuber o di Instagrammer, i blogger hanno un blog sul quale scrivere gli articoli che poi condivideranno sui vari canali.  Altra cosa è invece l’influencer che a differenza dei primi non deve necessariamente possedere un blog. Infatti la maggior parte di essi lavora per lo più attraverso i soli social. Molto spesso tra gli influencer è facile imbattersi in attrici, figlie di, fidanzate di, sorelle di, e ultimamente troniste e corteggiatrici di Uomini e Donne. Realizzare guadagno con il blog non è cosa semplice, ma non del tutto impossibile: vedasi ad esempio Chiara Ferragni.

LA PIONIERA: CHIARA FERRAGNI

Il 2009 segna il debutto, di “The Blonde Salad” un blog sulla moda che gli ha permesso di affermarsi come opinion maker.  Oggi, il suo blog è diventato un punto di riferimento nel settore della moda ambiente nel quale è entrata a far parte anche come stilista avendo realizzato varie collezioni. Possiede un suo e-commerce e attualmente può vantare un meritato patrimonio di diversi milioni di euro: signore e signori a voi Chiara Ferragni!  Negli anni gli sono stati conferiti diversi riconoscimenti. Non ancora trentenne era già nella classifica degli under 30 di Forbes e tutto questo mentre la Mattel produceva e metteva in commercio una Barbie che le assomiglia. L’interesse verso questo fenomeno dell’imprenditoria Made in Italy, aumenta con il suo matrimonio da 20 milioni di follower.  Il 2018 lo ricordo come l’anno dei grandi matrimoni: se il Regno Unito ha catalizzato l’attenzione mondiale con le nozze tra Harry e Meghan, in Italia e nel mondo intero, l’evento di cui tutti hanno parlato è il matrimonio di Federico Lucia, in arte Fedez e Chiara Ferragni.

Con la nascita della coppia “TheFerragnez” e del figlio Leone l’interesse delle persone verso Chiara Ferragni ma anche verso Fedez è ormai planetario
Il 2018 lo ricordo come l’anno dei grandi matrimoni: se il Regno Unito ha catalizzato l’attenzione mondiale con le nozze tra Harry e Meghan, in Italia e nel mondo intero, l’evento di cui tutti hanno parlato è il matrimonio di Federico Lucia, in arte Fedez e Chiara Ferragni

Chiara e Federico giurano per il per sempre al tramonto di un caldissimo primo settembre siciliano, nella Dimora delle Balze di Noto. Nessuna lista nozze: la coppia più social che ci sia nel nostro Paese hanno chiesto opere di bene. 

Con la nascita della coppia “TheFerragnez” e del figlio Leone l’interesse delle persone verso Chiara Ferragni ma anche verso Fedez è ormai planetario. La loro vita privata è in vetrina e quello che essa mostra risulta diverte e positivo. La legenda Ferragni è stata raccontata con il film documentario  “Chiara Ferragni – Unposted“, che è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2019, una legenda che non riesco a capire perché genera, senza alcuna ragione, diffidenza o fastidio in taluni segmenti di opinione pubblica. Provo un senso di nausea ogni qualvolta leggo commenti intrisi di invidia nei confronti di questa giovanissima connazionale che ha iniziato come fashion blogger e oggi è diventata l’imprenditrice più seguita nel mondo. Quando mi sono approcciato a questa ragazza che in tanti descrivevano non benissimo, ho capito di essermi trovato di fronte ad una persona educata e positiva. Una caparbia, con la vocazione per gli affari e istintiva nelle scelte. 

La legenda Ferragni è stata raccontata con il film documentario “Chiara Ferragni – Unposted“, che è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2019

Una donna che subisce cattiverie e si priva del piacere di restituirle. Su instagram è seguita da 17,7 milioni di follower. Ho sempre sostenuto che l’Italia è un Paese che non ha un buon rapporto con il successo degli altri (che qualcuno riterrà sempre immeritato), non ha un buon rapporto con le donne (che qualcuno ritiene sempre colpevoli di esprimere un’immagine sbagliata), ma più di tutto, non ha un buon rapporto con chi fa soldi.  Ed è andata proprio così alla cara Ferragni con la sua partecipazione alla Mostra di Venezia, con la donazione di 100 mila euro al San Raffaele agli inizi dell’emergenza Covid 19 o quando hanno distribuito la spesa alle famiglie bisognose aderendo ad un’iniziativa del comune di Milano. “TheFerragnez” hanno prima raccolto assieme ai volontari casse di frutta e verdura all’ortomercato, le hanno imbustate per ogni famiglia, poi protetti con guanti e mascherine hanno pedalato per Milano trasportando il cibo. E dopo tanto bene, in non pochi, hanno lanciato la loro invettiva da tastiera all’imprenditrice/influencer, soprattutto alcune/i pseudo blogger con follower acquistati a suon di migliaia di euro. Di recente, ho appreso, da un suo post su Instagram che la Chiara nazionale, ha deciso di manifestare la propria solidarietà a tutte le Donne vittime di abusi sessuali e lo farà con lo strumento più potente a sua disposizione: il consenso sui social.  

Chiara Ferragni sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia 2019

APRITI CIELO!

Ai nobili intenti della Ferragni ecco che si scatena il coro dei leoni da tastiera di quelle persone, che scrivono su internet in modo acido, saccente, talvolta offendendo, screditando gli altri dicendo cose che non direbbero di persona. Parlo di quelle persone che, avendo una misera ed irrilevante popolarità, sono convinte di poter esprimere tutto ciò che passa loro per la mente, senza alcun filtro. Senza ragionare e tenere conto delle conseguenze che le loro parole possano avere sugli altri.

E del resto è molto più semplice accanirsi contro i disonesti che essere onesti, scandalizzarsi per l’evasione fiscale anziché pagare le tasse, molto più facile insultare un ignorante che mostrarsi sapiente: molto più semplice etichettare qualcuno che essere il suo opposto.

SI MUORE PIÙ DI INVIDIA CHE DI INFARTO

L’invidia è un’emozione sociale, velenosa forse la più difficile da confessare perché tra le componenti del suo DNA, tutte molto disonorevoli, vi è l’implicita ammissione di essere inferiori e l’ossessiva volontà di danneggiare l’altro anche soltanto con commenti denigratori. Brutta la sensazione che prova l’invidioso. Per certi versi, assomiglia all’asfissia che provoca la morsa di due mani che ti stringono forte la gola. Una sensazione che in tanti provano ogni qualvolta escono perdenti da un confronto o quando un altro ha qualcosa che gli invidiosi vorrebbero: oggetti, posizione sociale, successo in amore o bellezza. 

Chiara e Fedez hanno donato 100 mila euro al San Raffaele agli inizi dell’emergenza Covid 19 e distribuito la spesa alle famiglie bisognose aderendo ad un’iniziativa del comune di Milano

C’è un’espressione romanesca, che oggi ha sostituito nei nostri discorsi il termine invidioso che è “rosicone”. Invidiare uguale a rosicchiare dinamica appartenente al “sorcio” di questo animaletto che si nutre a piccoli morsi mentre si guarda intorno come un ladro che teme il sopraggiungere della polizia. 

TheFerragnez hanno prima raccolto assieme ai volontari casse di frutta e verdura all’ortomercato, le hanno imbustate per ogni famiglia, poi protetti con guanti e mascherine hanno pedalato per Milano trasportando il cibo

Ecco, a quale simpatico roditore assomigliano tutti questi “opinionisti” negativi che parlano e sparlano ogni qualvolta Chiara Ferragni respira e che francamente adesso ci hanno anche stufato. È ora che questi si rassegnino ad una realtà incontrovertibile che è quella che esistono persone più capaci o più fortunati di noi e che tentare di offuscare la loro luce non farà di essi una stella.

Si può anche come

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