Il rapimento per riscatto è una delle attività più fruttuose per la criminalità organizzata ed i miliziani africani. Il fenomeno interessa in quantità variabile tutte le nazioni del continente, ma a riportare i numeri più drammatici è la Nigeria.
Questi rapimenti sono quasi sempre violenti e qualsiasi forma di resistenza da parte della vittima si traduce con l’uccisione di quest’ultima. Il sequestro di persona è visto come un attività particolarmente fruttuosa e arricchisce velocemente le persone coinvolte in questo tipo di reato.
In Nigeria ogni persona può essere una potenziale vittima poiché Boko Haram, organizzazione terroristica jihadista con basi in Chad, Niger, Cameroon e Nigeria, non seleziona i propri ostaggi in base allo status sociale o economico ma ha l’obbiettivo di sequestrare il maggior numero di persone possibile. Boko Haram ha iniziato a rapire persone nel 2009 e ad oggi ha allontanato dai propri cari oltre 2 milioni di persone per conto dello Stato Islamico. Tramite il sequestro di persona i ribelli di Boko Haram espandono la loro agenda di crimini contro l’umanità, reclutano nuovi miliziani, installano terrore nella popolazione, guadagnano popolarità a livello globale poiché spesso fra le vittime ci sono anche cittadini stranieri recatisi in Africa per svolgere missioni umanitarie, per turismo o per questioni lavorative. Inoltre tramite il rapimento l’organizzazione terroristica forza i governi nazionali ed internazionali a trattare per il rilascio degli ostaggi, guadagnando in questo modo fondi per finanziare nuovi rapimenti ed attentati.
Durante la notte fra il 14 ed il 15 aprile 2014 i terroristi hanno rapito 276 studentesse da una scuola cattolica di Chibok. 57 delle giovani prese in ostaggio sono riuscite a fuggire dai miliziani nel corso del mese seguente, mentre le altre sono state salvate dai militari nigeriani durante le molteplici operazioni di recupero organizzate. Alcune delle vittime hanno raccontato la loro esperienza durante un intervento alla Conferenza Internazionale per i diritti umani. Nel 2018 ad essere sequestrate sono state altre 110 studentesse ma ad ora nessuna di loro è stata rilasciata in seguito a trattative con il governo o liberata durante operazioni militari.
Solo pochi mesi fa, a dicembre 2020, Boko Haram ha rapito un gruppo di 300 giovani uomini nello stato di Katsina, per fortuna dopo soli sette giorni 344 di questi ragazzi sono stati rimessi in libertà come pattuito durante la negoziazione con il governo Nigeriano. E l’ondata di rapimenti non sembra volersi arrestare, infatti il 17 Febbraio 2021 degli uomini armati hanno accerchiato e portato via 40 persone, soprattutto bambini, durante un attacco ad una scuola.