La House of One a Berlino – tre fedi, un edificio

da Riccardo Onofri

I suoi progettisti sperano che venga utilizzato da ebrei, cristiani e musulmani per pregare, adorare, riunirsi e dialogare tra di loro e con la società in generale.

Il cantiere della House of One di Berlino (questo il nome della “moschiesgoga”) aprirà nella capitale tedesca il 27 maggio 2021 dopo 12 anni di lavori, con un costo previsto di almeno 47,2 milioni di euro. Ma anche se la Casa dell’Uno ha lo scopo di mostrare che la pace è possibile tra le cosiddette “tradizioni abramitiche”, molti berlinesi la considerano un simbolo esagerato che ha poco di pratico nel cuore di una delle città più cosmopolite.

L’idea della House of One è venuta al pastore protestante Gregor Hohberg che, dopo aver scoperto le rovine della prima chiesa di Berlino, un edificio tardo romanico risalente al XIII secolo più volte distrutto e ricostruito e poi di nuovo abbattuto durante la guerra fredda, ha voluto onorare la storia del luogo con un nuovo edificio “che parlasse a Berlino, al nostro mondo di oggi.” A lui si sono uniti il Rav Andreas Nachama, ex rabbino della sinagoga militare americana, e l’Imam Kadir Sanci, del Forum per il dialogo interculturale.

Il design architettonico della House of One ha ricevuto molta attenzione negli ultimi dieci anni. Infatti, la sua disposizione offre uguale spazio ad ebrei, cristiani e musulmani per pregare, adorare e riunirsi sotto il suo tetto. Ma l’enfasi è sull’ampia area di incontro che li collega, dove persone di ogni estrazione saranno invitate a riunirsi.

La House of One non è il primo tentativo di riunire le fedi abramitiche. La House of Religions a Berna è stata aperta nel 2014, e la Tri-Faith Initiative nel Nebraska è 2020. Il Tempio di tutte le religioni a Kazan, in Russia, e la Casa della Famiglia Abramitica ad Abu Dhabi sono entrambi in costruzione.

Questo dimostra che l’idea è esportabile: la House of One ha già stabilito una partnership formale con la “House of Peace and Religions” a Bangui, la capitale della Repubblica Centrafricana, paese a maggioranza cristiana dove la fede ha alimentato la guerra civile negli ultimi anni.

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