Iraq – Francesco incontrerà Sistani, il “papa” degli sciiti, nel suo viaggio apostolico di marzo

da Riccardo Onofri

Papa Francesco incontrerà il maggiore leader dell’islam sciita, il grande ayatollah Ali al-Sistani, durante la prima visita papale in Iraq, dal 5 all’8 marzo. Secondo Louis Sako, patriarca della chiesa cattolica caldea irachena, l’incontro sarà una visita privata senza molte formalità. Nel suo viaggio, Francesco visiterà anche la capitale Baghdad, Ur – la città di Abramo – la capitale curda di Erbil, e Mosul, nella piana di Ninive, regione storicamente cristiana. Dei più di 1,5 milioni di cristiani presenti nel paese prima del 2003, dopo guerra e ISIS non ne rimangono che 400.000.

L’incontro con Sistani è significativo poiché il leader novantenne raramente si espone in pubblico. L’ayatollah, che è persiano, vive a Najaf, città irachena che ospita il mausoleo dell’Imam Ali, cugino e genero del profeta Maometto e primo leader sciita. Da anni la leadership religiosa iraniana, che si identifica con la Guida Suprema Ali Khamenei, cerca di soffiare a Najaf la supremazia sul mondo sciita. Ma la maggior parte dei fedeli nel mondo continua a essere seguace di Sistani. L’anziano giurista gode di enorme autorevolezza in Iraq, dove gli sciiti sono circa il 65%. La sua influenza politica è stata fondamentale nella lotta contro l’ISIS e nella promozione di un islam più moderato.

Papa Francesco, secondo il cardinale Sako, punterebbe a sottoscrivere con Sistani il documento sulla “fraternità umana per la pace nel mondo”, lo stesso testo interreligioso che condanna l’estremismo già firmato col principale giurista sunnita Sheikh Ahmed al-Tayeb, il grande imam di Al-Azhar, nel febbraio 2019. A Ur, terra natale di Abramo, il papa terrà un incontro interreligioso di preghiera con i capi delle principali fedi dell’Iraq moderno: primati cristiani, sciiti e sunniti, yazidi, e mandei. Gli ebrei iracheni fuggirono tutti nei primi anni cinquanta.

La tomba dell’Imam Ali a Najaf

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