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giovedì, Dicembre 5, 2024

Fase 2: come ripartire puntando sul marketing digitale

È finalmente iniziata la ripresa. Il periodo di lockdown si è concluso e, con tutte le doverose cautele, ci si avvia alla riapertura delle attività e al ritorno alla vita di prima. Ma torneremo realmente alla vita di prima? Il lockdown ha modificato profondamente la quotidianità e le modalità di approccio agli acquisti ed alcune novità sperimentate nei mesi precedenti sono diventate un’abitudine che perdurerà nel tempo. 

Innanzitutto, il rapporto con i social network. Nel periodo di lockdown, i social network sono diventati lo spazio attraverso il quale rimanere in contatto con i propri cari, ma anche la piazza virtuale in cui vivere l’esperienza della socialità, seppure mediata da uno schermo. Con la ripresa delle attività produttive è indubbio che il numero delle ore che gli utenti trascorreranno sui social network diminuirà, perché molti saranno nuovamente impegnati a svolgere il loro lavoro, ciononostante non muterà l’approccio. Se già prima dell’avvento della pandemia i social network erano parte integrante della quotidianità di un gran numero della popolazione, ora questa fetta si è ampliata e non è destinata a diminuire. 

Ciò implica che, anche se adesso si può tornare ad avere un contatto reale con i clienti, non si può trascurare la comunicazione attraverso i social Se i clienti si trovano su determinate piattaforme, è necessario essere presenti sulle stesse piattaforme. 

Anche se nella fase 2 è possibile recarsi fisicamente nei negozi per fare acquisti, è bene non trascurare lo shopping online

È bene ricordare sempre che la situazione non è ancora tornata alla normalità e che quindi è giusto utilizzare i social network per mostrare come l’azienda si stia attivando per tutelare i propri lavoratori e i clienti. Raccontare attraverso immagini e post i processi di sanificazione potrebbe sembrare superfluo o lontano dal prodotto che si commercializza, ma è invece fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia con la clientela. 

L’attenzione per la salute del cliente può, infatti, diventare il tema principale della narrazione online delle aziende durante la fase 2: un brand, che mostra come rispetta le normative e tutela la salute dei clienti, migliorerà la propria brand reputation e di conseguenza consoliderà il rapporto con la clientela ed amplierà il bacino di clienti. 

Oltre alla cura della comunicazione attraverso i social network, è fondamentale non trascurare la presenza di un sito web. Il sito è di fatto la vetrina dell’attività ed avere un sito non funzionante o non aggiornato equivale a comunicare un’immagine di trascuratezza ai clienti. I social network da soli non bastano: il sito web, infatti, permette all’azienda di offrire esperienze di acquisto diversificate che si possono adattare alle varie esigenze dei clienti. È infatti necessario ricordare che, anche se in questa fase è possibile recarsi fisicamente nei negozi per poter fare acquisti, l’esperienza di vendita non è ancora tornata alla normalità e una parte dei clienti potrebbe preferire continuare ad acquistare online.

Jessica Cavalaglio Camargo Molano
Jessica Cavalaglio Camargo Molano
Giornalista esperta di comunicazione digitale. Da oltre 10 anni lavora nel mondo della comunicazione e del giornalismo. Ha collaborato con importanti testate nazionale ed internazionali. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in “Editoria Multimediale” presso l’Università La Sapienza di Roma, si è indirizzata verso il digital marketing, dapprima conseguendo il master in “Social Media Marketing” presso il LEN di Parma e poi collaborando con note aziende italiane nello sviluppo di campagne di comunicazione online.

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