Una nuova rubrica dedicata al mondo della disabilità, tra criticità e strategie vincenti
Inizia da questo numero una nuova rubrica per dare luce ad un aspetto molto nominato, ma spesso trattato con facile pietismo e superficialità da una società frenetica e superficiale: la disabilità.
African Fashion Gate, tramite la sua rivista, ha deciso di dare uno spazio a chi ogni giorno rivendica il proprio posto nel mondo e a chi si batte per un vero percorso di inclusione in tutti i settori.
Ancora oggi, purtroppo, inclusione e pari opportunità sono obiettivi e non realtà: genere, religione, stato sociale o etnia, creano ancora situazioni di disparità, odio e violenza. Mentre, però, da un lato si combatte contro sentimenti discriminatori basati su odio, gelosia, invidia e paura, per la disabilità, invece, si tratta di tutt’altro emisfero sociale ed emozionale.
L’atteggiamento nei confronti del disabile, considerato spesso come una persona che “non può farcela”, è tipico di chi lo pone in una posizione di inferiorità, poiché deve affrontare barriere invalicabili, suscitando sentimenti pietistici e assistenziali, spesso accompagnati dalla “paura di finire allo stesso modo”.
Chi però vive questa condizione chiede a gran voce strumenti per riuscire, emergere, “farcela” esattamente come tutti gli altri. Il disabile è spesso quella persona a cui non viene data una pala per scavare perché non ritenuto in grado di sollevarla, costringendolo a due opzioni: attendere che qualcuno scavi una buca per lui o iniziare a farlo con le mani nude pur di riuscire.
Bene: da oggi in passerella ci saranno voci nuove, pronte a proporre soluzioni, combattere battaglie, fornire modelli vincenti, perché non ci siano più scuse, per fornire a tutti gli strumenti per raggiungere le vere pari opportunità in tutti i settori.
Come nella moda, la passerella è un riflettore per gli stilisti, che coraggiosamente lanciano proposte audaci, fantasiose e spesso azzardate; così con questa particolare “passerella sulla disabilità” è giunto il momento di proporre il coraggio, la resilienza, la tenacia, l’ingegno, di chi le difficoltà le vive davvero ed ogni giorno trova strategie per dimostrare al mondo di valere quanto e più di tanti altri.
Ecco che diventa un obiettivo obbligato, accendere i riflettori per sovvertire i preconcetti eradicati nella popolazione sull’aspetto, la diversità motoria, la neurodiversità.
Esistono modelli di vera inclusione? Fortunatamente sì, ed in questa rubrica cercheremo di proporli, perché possano essere esempi di buona prassi, e riescano a fornire idee e strategie vincenti per le realtà che sappiamo esistere e che spesso hanno solo bisogno di essere adeguatamente motivate!
Diamo voce alla Resilienza per un vero processo di cambiamento grazie alla differenza che ciascuno di noi può fare!