La Russia di Putin accelera la sua campagna di persecuzione nei confronti dei movimenti religiosi non tradizionali. Già nel 2017 i Testimoni di Geova erano stati dichiarati gruppo estremista, accusati di attività sovversive per conto degli Stati Uniti, e le loro proprietà confiscate. A inizio novembre è arrivato il turno di Falun Gong, con l’accusa di “estremismo religioso”. I praticanti della Falun Dafa trovavano impedimenti già da anni in Russia. A dicembre 2010 fu proibita nella città di Elista una mostra del movimento, e nel 2015 le forze dell’ordine della città di Izhevsk avevano interrotto le attività del leader del gruppo locale.
Falun Dafa è un nuovo movimento religioso originato in Cina nei primi anni novanta da Li Hongzhi, conosciuto dai praticanti semplicemente come Maestro Li. Egli approfittò della “Febbre del Qi Gong”, antica pratica energetica cinese che spopolava negli anni 80 e 90, per introdurre la disciplina del Falun Dafa, che consiste in cinque esercizi e una filosofia morale incentrata su Verità, Compassione, e Tolleranza. La forza di questo nuovo movimento religioso consiste nella sua semplicità e nel fatto che non vi è appartenenza formale (tutti possono praticare gli esercizi e leggere gli scritti del Maestro Li gratuitamente).
Questi fattori portarono centinaia di milioni di cinesi a riunirsi nei parchi e nelle piazze per praticare insieme gli esercizi del Falun Gong alla fine degli anni novanta. La rottura col Partito avvenne quando la leadership si rese conto dell’enorme influenza che il movimento stava avendo sul paese, inclusi molti funzionari politici. La minaccia non poteva essere tollerata, e la Falun Dafa fu messa al bando.
I praticanti di Falun Gong possono tuttora essere visti praticare gli esercizi nei parchi pubblici di tutto il mondo. In Cina il movimento è mantenuto in vita clandestinamente, e i praticanti, spesso torturati e imprigionati nei campi di rieducazione, vengono uccisi per espiantare loro gli organi.
Negli ultimi vent’anni Falun Dafa, che il Maestro Li guida dall’esilio nello stato di New York, ha montato un’intensa campagna contro il Partito Comunista Cinese, che accusa di aver distrutto la cultura tradizionale cinese. A sua volta, il governo cinese accusa Falun Dafa di essere un pericoloso xie jiao che spinge gli adepti a rinunciare, tra le altre cose, a ogni ricorso alle cure mediche.