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giovedì, Dicembre 5, 2024

Chi è ebreo? In Israele la corte suprema scalfisce il monopolio ortodosso sulle conversioni

Sono valide solo le conversioni fatte tramite il rabbinato ortodosso o anche quelle effettuate dai rabbini di altri movimenti dell’ebraismo, come quello riformista (che è il maggiore negli USA)? Chi si è convertito, ad esempio, con un rabbino conservatore, è un vero ebreo?

La domanda non è affatto retorica in Israele, perché secondo la Legge del Ritorno tutti gli ebrei, inclusi i convertiti, possono ottenere la cittadinanza e fare alià, stabilendosi permanentemente nello Stato Ebraico e godendo dei pieni diritti politici.

Ebbene, se per anni l’establishment ortodosso ha goduto del monopolio assoluto sulle conversioni riconosciute dallo stato, da qualche giorno non è più così. Infatti, un’ordinanza del primo marzo della corte suprema israeliana ha imposto al governo di permettere a degli individui che si sono convertiti all’ebraismo non ortodosso in Israele di diventare cittadini, suscitando forte sostegno da parte degli ebrei riformisti e conservatori (i due maggiori gruppi non ortodossi) e la condanna dei rabbini ortodossi.

La sentenza riguarda solo le conversioni effettuate in Israele ed è arrivata 15 anni dopo che alcuni convertiti non ortodossi hanno presentato per la prima volta una petizione alla corte. Fino ad ora, il governo israeliano ha riconosciuto i convertiti all’ebraismo riformista e conservatore solo se convertiti fuori da Israele, ma solo ai fini della cittadinanza:  Il Gran Rabbinato, che per legge ha la sola autorità sulle questioni religiose in Israele, non considera questi convertiti veramente ebrei. “Quello che i riformatori e i conservatori chiamano ‘conversione’ non è altro che una falsificazione dell’ebraismo”, ha affermato il rabbino capo sefardita Yitzhak Yosef. Anche l’autorità dei tribunali riformisti e conservatori in Israele sul diritto di famiglia è sempre stata rifiutata.

La decisione è arrivata appena tre settimane prima che gli israeliani vadano alle urne per la quarta volta in meno di tre anni. I partiti ortodossi del paese, un blocco politico potentissimo e sempre più numeroso, vogliono introdurre delle norme per annullare la sentenza e, se vuole il loro sostegno, Benjamin Netanyahu non può che appoggiarli.

Riccardo Onofri
Riccardo Onofri
Riccardo Onofri. Politologo. Classe 1993. Si è laureato in Relazioni Internazionali alla Luiss di Roma con una tesi sugli aspetti religiosi della rivalità tra Iran e Arabia Saudita. Da sempre appassionato di sociologia delle religioni, non si tira mai indietro dall’approfondire l’argomento “in prima persona”... con conseguenze a volte inaspettate! Nel tempo libero gioca a ultimate frisbee.

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