A GIORNI GLI ESAMI DI STATO E DOPO? QUALE STRADA SCEGLIERE PER LAVORARE NELLA MODA?

da Nicola Paparusso

Se può servire a farti coraggio allora è bene che tu sappia che non sei l’unico. Ci sono talmente tante opzioni sul mercato e spesso non molto chiare o serie, che si rischia di andare in confusione. Sono tantissimi i ragazzi che, pur avendo una passione per la moda, non hanno ancora scelto l’indirizzo di studio, d’altronde è realmente difficile capire bene cosa ti piacerà fare “da grande”. Normalmente i ragazzi hanno un’idea generale del settore in cui gli piacerebbe inserirsi, ma questo vago orientamento non è sufficiente  per decidere con sicurezza quale lavoro si intende fare e ancor di più come fare a scegliere la strada più giusta.
A peggiorare la situazione contribuiscono i genitori, i familiari e gli amici che, seppur mossi da buone intenzioni, si prodigano nel dare consigli utili su cosa scegliere dopo il diploma, senza considerare però conto le inclinazioni dei ragazzi, del loro talento o di quello che gli piace. 

Vivendo in prima persona e da tanto la formazione – moda, in questo articolo farò del mio meglio per dare ai diplomandi con la passione per il fashion alcuni consigli per decidere cosa fare dopo la maturità e qualche informazione su come capire quale strada è più giusta. 

CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA PER LA NUOVA SA QUEL CHE LASCIA NON SA QUEL CHE TROVA

Si tratta di un proverbio, il cui significato è che non bisogna lasciare la strada vecchia (se si ha la possibilità di scelta), perché ne conosciamo già i suoi pregi e i suoi difetti, mentre di quella nuova non possiamo sapere se sia peggiore della precedente. Per questa ragione, in tanti ancora credono che la strada giusta da percorrere sia sempre la stessa: il diploma poi la laurea triennale, poi eventualmente quella magistrale e infine l’esordio nel mondo del lavoro.
Ma non è affatto garantito che seguendo questo percorso i giovani possano trovare un lavoro facilmente così come non è garantito che seguendo questo percorso possano trovare il lavoro che amano.

TUTTA COLPA DI …. 

Parlando di moda, le facoltà universitarie si basano principalmente su una didattica teorica che non prevede esperienze sul campo, né l’opportunità di fare pratica. Questo approccio non si allinea a quello che cercano la maggior parte delle aziende di moda che sempre di più, in un mondo in continua evoluzione, investono su persone che sin da subito sanno rendersi utili ed essere operative e che quindi abbiano già potuto fare pratica sul campo e mettersi in gioco. 

Un altro elemento da considerare è che le aziende del lusso, sia nella moda che nel settore del lifestyle, sono rivolte ad un approccio innovativo che utilizza la strategia e la comunicazione digitale e si aspettano che le nuove risorse che inseriranno nel loro team siano totalmente a loro agio con tutto quel che riguarda la digital communication. Purtroppo le università hanno spesso programmi e metodologie didattiche obsolete e poco attuali che preparano a mestieri saturi e non all’altezza del mondo professionale del presente e del futuro.

Il primo consiglio quindi che mi sento di dare è quello di non farti influenzare troppo da un sistema vecchio fatto di pregiudizi e stereotipi superati, ma di valutare un percorso di studi che possa tenere conto di questi due punti importanti e che ti dia quindi la possibilità di fare pratica sul campo e di imparare ad usare con disinvoltura gli strumenti digitali, per avere opportunità di inserirti nel mondo del lavoro del futuro con facilità.

SCEGLI COL CUORE

In tanti anni di esperienza nel mondo della formazione e della moda ho capito che quando porti avanti una professione in cui metti in campo il tuo talento naturale e realizzi concretamente una tua passione, è molto probabile che tu abbia successo nel lavoro che fai. Quello che ho appena affermato lo confermano tutte le persone di successo che lavorano nel mondo della moda, i quali raccontano che la loro carriera è fatta sì di tanto impegno e spirito di sacrificio , ma che è soprattutto è frutto di passione, di amore e del coraggio di avere seguito la propria naturale attitudine e talento elemento quest’ultimo che va assecondato e sviluppato.

Se ami la moda, la fotografia, i social media, i vestiti. Se perdi il senso del tempo guardando una sfilata, una vetrina o un fashion magazine. Se sei appassionato di moda e ti viene naturale dedicare a questa passione tanto tempo ed energia, è molto probabile – per non dire certo – che dietro questa tua passione sia nascosto un talento che è tutto da scoprire.

MODA NON È SOLO DISEGNARE

Molti ragazzi rinunciano al loro desiderio di studiare e lavorare nella moda perché non sanno disegnare e credono che questo sia un grande limite per avere accesso ai brand e alle aziende del fashion business.
Voglio rassicurare questi giovani informandoli che esistono tantissime professioni nel settore della moda che non prevedono assolutamente di essere bravi a disegnare né che è necessario imparare a farlo.

Mi onoro dell’amicizia di tanti protagonisti del fashion internazionale, uomini e donne che hanno scritto pagine della storia della moda degli ultimi due secoli. Tra questi Santo Versace fondatore e Presidente della Versace SpA e Carlo D’Amario Ceo e socio di maggioranza di Vivienne Westwood. Entrambi non sono stilisti e nemmeno bravi disegnatori, eppure, senza di essi i brand che ho prima menzionati non sarebbero passati alla storia.

Gli esempi di Santo Versace e Carlo D’Amario mi impongono di spiegare la neonata tra le figure richieste dalle aziende. Parlo di quella figura a cavallo tra l’area creativa e quella economico-finanziaria. Un esempio è il Country Manager, figura interna alle aziende di abbigliamento e accessori (ma presente anche negli showroom di distribuzione multibrand) che sa interpretare le esigenze di un Paese e veicolare gli acquisti degli store su quel determinato territorio. Ad esso corrisponde il Buyer, responsabile acquisti di un negozio espertissimo in economia ma anche con grande sensibilità in fatto di tendenze. Insomma, il marketing non può prescindere da un’approfondita conoscenza del prodotto.

È BENE INFORMARSI SU CURRICULUM E TITOLO DI STUDIO DEGLI INSEGNANTI

La validità del corpo docente è un elemento essenziale, che va approfondito prima di scegliere un corso. Come per altri settori, oltre ad titolo di studio idoneo ad insegnare una determinata materia (immaginate un diplomato in ragioneria che insegna marketing o un qualificato in radiotecnica che insegna diritto condizione che potrebbe configurare illeciti penali), l’esperienza sul campo è un plus da non sottovalutare: se un docente ha lavorato con brand e aziende del settore saprà sicuramente indirizzare gli studenti verso le competenze richieste dal mondo del lavoro, e apportare contenuti originali, esempi pratici e materiali inediti. Altra cosa molto utile è informarsi sulle posizioni lavorative di chi ha frequentato la scuola in passato e capire se sono riusciti ad entrare in contatto con aziende del settore, se hanno ottenuto dei riconoscimenti nei contest e che lavoro fanno. Ancora più interessanti sono i feedback e le recensioni di questi studenti e delle aziende per cui ora lavorano.

IN BOCCA AL LUPO PER GLI ESAMI DI STATO 

Andrà tutto bene, ne sono certo e mi renderai sicuramente orgoglioso. Non lasciarti prendere dall’ansia pre-esame, non tormentarti per il futuro incerto, ma vivi intensamente attimo dopo attimo e vedrai che la costruzione della tua vita sarà più piacevole, sarà un viaggio verso la felicità e speriamo verso la moda.

Si può anche come

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